In tutte le situazioni di emergenza in cui si ipotizza si possa verificare un aumentato fabbisogno trasfusionale o un rischio di calo di donazioni è fondamentale un coordinamento adeguato che faccia riferimento al Piano delle maxi emergenze. In tali situazioni è quindi opportuno ricordare che:
– gli EMOCOMPONENTI NECESSARI nell’immediato sono quelli già disponibili nelle frigoemoteche dei Servizi Trasfusionali;
– il SANGUE RACCOLTO DEVE RISPETTARE I CRITERI DI SICUREZZA e qualità previsti dalle normative, senza deroghe nella selezione del donatore;
– gli EMOCOMPONENTI HANNO UNA SOPRAVVIVENZA DI POCHI GIORNI (piastrine), fino ad un massimo di 42 giorni (globuli rossi);
– le DONAZIONI DI MASSA, NON COORDINATE ED IN ORARI NON USUALI, potrebbero essere causa di lunghe code con disagi per i donatori;
– un GRANDE AFFLUSSO dei donatori in poche ore/giorni potrebbe SOVRACCARICARE LE FRIGOEMOTECHE con rischio di eliminazione per scadenza degli emocomponenti;
NON TUTTI GLI EVENTI TRAGICI COMPORTANO UN REALE AUMENTO DEL FABBISOGNO TRASFUSIONALE (ad es. in caso di terremoto, talvolta, il problema si manifesta maggiormente in momenti successivi per la inagibilità delle sedi di raccolta).
PER AVIS È NECESSARIO:
– fare riferimento alla propria sede Regionale e Nazionale che a loro volta devono coordinarsi con le Strutture Regionali di Coordinamento ed il Centro Nazionale Sangue;
– non lanciare appelli generici invitando alla donazione, ma concordare con le strutture trasfusionali di riferimento la programmazione della chiamata dei donatori;
– dare informazioni, sia ai cittadini sia agli organi di informazione, puntuali e non discordanti con quelle ufficiali;
– non invitare alla donazione donatori occasionali;
– svolgere ruolo di mediatore valorizzando la straordinaria generosità dei donatori, facendo loro comprendere con ragionevolezza che di emocomponenti abbiamo grandi necessità quotidiane e che – la programmazione della donazione è finalizzata ad un miglior utilizzo di questo prezioso dono.